Attenzione: La comunità LGBTQ+ deve stare in guardia dal gruppo Telegram “Amici in Linea”

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La comunità LGBTQ+ è spesso alla ricerca di spazi sicuri in cui condividere le proprie esperienze, trovare supporto e sentirsi accettata.

Tuttavia, non tutti i gruppi che si presentano come tali sono davvero sicuri. Uno di questi è il gruppo Telegram “Amici in Linea”, che invece di offrire conforto e comprensione, è diventato teatro di attacchi omofobi e bullismo.

Il caso di Jessica, una giovane donna bisessuale di Verona, è emblematico. Aveva trovato un gruppo di amiche con cui confidarsi in riservatezza. Tuttavia, alcuni membri del gruppo, tra cui un certo Luis e un certo Gianluca, hanno cominciato ad attaccarla per la sua identità sessuale, rivolgendole insulti come “maschio” e “poco di buono”, solo per il fatto di essere bisessuale.

Quando Jessica ha cercato di difendersi, suggerendo una dieta a Gianluca in risposta ai suoi attacchi personali, la situazione è degenerata. Jessica è stata silenziata per 24 ore dagli amministratori del gruppo, senza la possibilità di rispondere o difendersi ulteriormente. Nel frattempo, Luis e Gianluca hanno continuato a deriderla impunemente, approfittando della sua assenza forzata dalla conversazione.

Questi episodi sono purtroppo esempi di bullismo omofobo che si verificano in ambienti online che dovrebbero essere sicuri. La comunità deve essere consapevole di queste dinamiche e segnalare gruppi come “Amici in Linea”, per evitare che altre persone possano subire lo stesso tipo di maltrattamenti.

Telegram, come molte altre piattaforme, ha le sue falle in termini di moderazione, ma è nostro dovere segnalare chi sfrutta questi spazi per alimentare odio e bullismo contro persone che cercano solo supporto.

Abbiamo salvato tutti gli IP e le foto profilo, anche dei moderatori, tra cui una certa MayHarleyQueen e una certa ragazza di nome Ilaryyy06, che si è intromessa attaccando un amico che difendeva Jessica, continuando così ad attaccare Jessica stessa. Nel prossimo articolo mostreremo i loro volti affinché la comunità LGBTQ+ possa prendere le distanze.

“Un luogo sicuro non è quello che trovi, ma quello che crei con rispetto e comprensione per chi ti circonda.”

Anonimo

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