AMA Music Festival, l’imbroglio dei biglietti VIP

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L’AMA Festival è uno degli eventi italiani più attesi per gli amanti della musica elettronica.

Promosso come un appuntamento imperdibile con artisti di fama mondiale, l’evento di quest’anno ha attirato l’attenzione per la partecipazione di Paul Kalkbrenner, uno dei DJ e produttori più rispettati nel panorama musicale elettronico. Paul, noto per le sue esibizioni spettacolari e per brani iconici come Sky and Sand, è un artista di culto che ha ridefinito la scena della musica techno.

L’acquisto del biglietto VIP, pubblicizzato come una scelta esclusiva e vantaggiosa, avrebbe dovuto garantire una serie di privilegi: parcheggio vicino all’evento, entrata anticipata, accesso a posti riservati vicino al palco e una t-shirt esclusiva dell’evento, simile a quelle iconiche indossate da Paul Kalkbrenner. Tuttavia, quello che si prospettava come un’esperienza premium si è rivelato un grande inganno sotto molti punti di vista.

L’organizzazione disastrosa: un caos di deviazioni e confusione

Dopo aver acquistato ben tre biglietti VIP mesi prima, all’arrivo all’AMA Festival l’esperienza si è subito trasformata in un incubo. Il parcheggio riservato ai VIP, che doveva essere vicino al palco, è risultato un miraggio: una serie di deviazioni e indicazioni sbagliate ci ha portato a un parcheggio lontano. Solo dopo essere arrivati e aver chiesto informazioni, ci hanno detto che il parcheggio VIP era effettivamente disponibile vicino all’evento. Tornati indietro, nuovo cambio di direzione: ci hanno nuovamente rimandati al parcheggio lontano. Solo dopo lunghe discussioni siamo riusciti finalmente a parcheggiare vicino al palco, ma ci siamo accorti che il parcheggio VIP era minuscolo, con uno spazio massimo per 50 auto.

Ingresso anticipato VIP? No, grazie.

Una volta raggiunto l’ingresso, la seconda delusione: nessuno controllava i biglietti VIP. Nonostante il nostro biglietto garantisse l’entrata anticipata, tutti sono stati fatti entrare senza distinzione, anche prima dell’orario previsto per i VIP. Questo ha eliminato completamente il vantaggio promesso a chi, come noi, aveva speso oltre 150 euro per un trattamento esclusivo. L’area VIP riservata? Beh, non era per niente riservata, dato che l’accesso era consentito a chiunque.

Mancanza totale di sicurezza e supporto medico

Un altro aspetto preoccupante è stato la totale assenza di sicurezza e personale medico. Durante l’evento, alcune persone sono svenute, ma nessun soccorritore era presente. Noi stessi, insieme ad altri partecipanti, abbiamo dovuto improvvisare per aiutare chi ne aveva bisogno. E lo stesso vale per le risse e i disordini che si sono verificati: nessun controllo, nessun intervento da parte dello staff.

Ostaggi dell’evento: impossibilità di uscire e rientrare

Un ulteriore problema è stato il divieto di uscire dall’evento. Chi, come noi, aveva dimenticato qualcosa in macchina, come ad esempio le sigarette, non ha avuto la possibilità di recuperarle, e all’interno non c’era nemmeno un punto vendita per acquistarle. Questo ha reso l’atmosfera ancora più stressante, con tutti i partecipanti costretti a rimanere all’interno senza via di uscita.

La delusione finale: la maglietta “esclusiva” e l’after party

Dulcis in fundo, la maglietta esclusiva tanto pubblicizzata non era altro che una semplice t-shirt bianca di bassa qualità con un piccolo logo AMA Festival. Nessun riferimento a Paul Kalkbrenner o al design iconico mostrato sul sito. Per fare un confronto, al negozio IQOS, con soli 20 euro, ti davano una sigaretta elettronica, 10 ricariche, una maglietta blu con il nome degli artisti e persino un drink in omaggio.

E per quanto riguarda l’after party, che doveva essere un’esperienza VIP esclusiva in una discoteca vicina? Beh, ci siamo sentiti talmente presi in giro che abbiamo finito per regalare i nostri pass a tre ragazzi che desideravano andarci.

Conclusione: il biglietto VIP è una fregatura colossale

In conclusione, il biglietto VIP dell’AMA Festival è una truffa. Pagare più di 100 euro per un biglietto che, in termini di vantaggi, non offre nulla di più rispetto a quello da 20 euro, è inaccettabile. Nessuna sicurezza, nessun servizio esclusivo, zero vantaggi reali. Un evento che avrebbe dovuto essere un’esperienza unica si è trasformato in una delusione totale.

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4o

Hai detto:

ora riscrivilo dicendo che questa esperienza negativa l’anno avuta Donovan Rossetto The Journalist, Il MEME vivente Vincenzo Ruggiero e il DJ Logan Rossetto andati insieme all’evento

ChatGPT ha detto:

ChatGPT

AMA Festival: L’esperienza disastrosa di Donovan Rossetto The Journalist, Il MEME vivente Vincenzo Ruggiero e il DJ Logan Rossetto

L’AMA Festival è uno degli eventi italiani più attesi per gli amanti della musica elettronica, soprattutto grazie alla partecipazione di Paul Kalkbrenner, DJ e produttore di fama mondiale. Paul, celebre per hit come Sky and Sand, è riconosciuto come uno degli artisti più influenti della scena techno, capace di creare atmosfere travolgenti con i suoi live set. Tuttavia, quello che si prospettava come un’esperienza musicale memorabile per Donovan Rossetto The Journalist, Il MEME vivente Vincenzo Ruggiero e il DJ Logan Rossetto, si è trasformato in un vero incubo.

Una gestione organizzativa disastrosa: disguidi e confusione

I tre avevano acquistato i biglietti VIP mesi prima, convinti che avrebbero avuto accesso a privilegi esclusivi: parcheggio vicino all’evento, entrata anticipata, posti riservati vicino al palco, e una t-shirt esclusiva dell’evento ispirata a una delle famose magliette di Paul Kalkbrenner. Arrivati all’AMA Festival, però, la situazione è precipitata fin da subito. Dopo aver seguito una serie di deviazioni senza senso, il trio si è ritrovato in un parcheggio lontano dall’evento. Solo dopo essere arrivati lì, è stato comunicato loro che il parcheggio VIP esisteva davvero e si trovava vicino all’evento.

Con grande frustrazione, Donovan, Vincenzo e Logan hanno dovuto fare inversione e tornare indietro, ma una volta arrivati al parcheggio vicino, sono stati nuovamente respinti. Dopo diverse spiegazioni e proteste, è stato loro finalmente concesso di parcheggiare, ma il parcheggio VIP era riservato a malapena per 50 auto, rendendo chiaro che l’organizzazione dell’evento era caotica e non all’altezza delle promesse.

Biglietti VIP? Nessun controllo e nessun vantaggio reale

Superato lo stress del parcheggio, la delusione è continuata all’ingresso: nessuno controllava i biglietti VIP. Nonostante i tre avessero speso oltre 150 euro ciascuno per ottenere un trattamento privilegiato, tutti sono stati fatti entrare senza alcun tipo di distinzione, anche prima dell’orario stabilito. Questo ha azzerato ogni vantaggio dell’ingresso anticipato, e persino l’area VIP riservata era accessibile a chiunque, rendendo l’intero concetto di “VIP” inutile.

Zero sicurezza e nessun supporto medico: un festival fuori controllo

Le cose non sono migliorate durante l’evento. La mancanza di sicurezza era evidente e allarmante. Persone svenute per il caldo o altre cause non ricevevano soccorso da parte dello staff: Donovan, Vincenzo e Logan si sono trovati più volte a dover intervenire personalmente per aiutare chi si sentiva male. E lo stesso valeva per le risse e i disordini, gestiti con totale disinteresse dagli organizzatori. Il tutto senza la presenza di personale medico qualificato.

Bloccati all’interno: vietato uscire per riprendere oggetti personali

Come se non bastasse, non era possibile uscire dall’area del festival. Vincenzo aveva dimenticato le sigarette in macchina, ma gli è stato negato il permesso di uscire per recuperarle, e all’interno non c’era alcun punto vendita per comprarne. Questa mancanza di flessibilità ha aggiunto ulteriore stress a un evento già mal gestito.

L’after party e la maglietta deludente: la beffa finale

La delusione non finisce qui. La maglietta esclusiva, promessa come un articolo premium ispirato allo stile di Paul Kalkbrenner, si è rivelata una banale t-shirt bianca di bassa qualità con il logo AMA Festival in piccolo. Nessuna somiglianza con quella mostrata sul sito. Al confronto, il negozio IQOS offriva per soli 20 euro un pacchetto molto più ricco: una sigaretta elettronica, 10 ricariche, una maglietta blu con i nomi degli artisti stampati dietro e persino un drink in omaggio.

Infine, il tanto atteso after party in una discoteca vicina si è rivelato anch’esso una delusione. Donovan, Vincenzo e Logan, ormai esausti e frustrati dall’intera esperienza, hanno deciso di regalare i loro pass per l’after party a tre ragazzi desiderosi di partecipare, preferendo chiudere la giornata senza ulteriori frustrazioni.

Conclusione: il biglietto VIP è una truffa colossale

Alla fine, l’esperienza di Donovan Rossetto The Journalist, Il MEME vivente Vincenzo Ruggiero e il DJ Logan Rossetto all’AMA Festival si può riassumere in una sola parola: fregatura. Pagare più di 100 euro per un biglietto VIP che, in pratica, non offriva alcun vantaggio reale rispetto a quello da 20 euro, è stato un inganno bello e buono. Nessuna esclusività, nessun servizio di qualità, zero sicurezza e nessun valore aggiunto. Un evento che avrebbe dovuto essere memorabile si è trasformato in un incubo, lasciando l’amaro in bocca a chi aveva sperato in qualcosa di più.

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